martedì 27 febbraio 2007

Sempre di corsa

Domani è l'ultimo del mese e dunque scadenza di parecchi concorsi.
Questa settimana son riuscito a spedire un racconto il 24, due freschi freschi questa mattina (uno tra l'altro ce l'avevo sulla punta della penna da almeno tre quattro anni e non avevo mai trovato lo stimolo per terminarlo, invece ora l'ho finito, magari piu' sbrigativamente del previsto, ma fi-ni-to: viva i concorsi).
Domani dunque è rimasto un solo premio interessante al quale non ho ancora spedito il materiale. In questi giorni ho provato a mettere da parte il fatto che chiedano troppe pagine, per un concorso senza soldi in palio, così ho elaborato un'idea e buttato giu' un diecimila caratteri. Ma ne mancano ancora tantissimi. E ho circa 19 ore a disposizione (sonno escluso). Per poter partecipare, alle 12 di domattina, quando gli spedizionieri passeranno a ritirare la posta all'ufficio postale, la mia busta dovrebbe già trovarsi nel mucchio. A finirlo probabilmente ce la farò, ma sarà da vedere se il risultato sarà compatibile alle aspettative. Aspettative di chi, mie o loro, questo non so.
Per ora torno allo scrittoio digitale (e per questo dovrò anche rinviare il lavoro sul sito di bardamu :-( mi scuso). E c'è un così bel sole, fuori...

domenica 25 febbraio 2007

Un'ultima cosa e si parte

Innanzitutto la postilla alla suspance del post precedente: alla fine l'ho fatto. Mi sono messo d'impegno per tutta la notte e alla mattina avevo pronto il racconto. Quello corto, da 2600 battute. Ne è venuto fuori un noir "quotidiano", dal titolo "Una curva, per Tortuga".
La premiazione è tra una ventina di giorni, quindi spero di poterlo pubblicare qui molto presto.

Proprio di questo volevo parlare, prima di poter finalmente a pubblicare anche qualche racconto.

Ecco dunque un nota tecnico/legale: ovviamente potrò pubblicare i racconti per intero (in pdf suppongo) solamente dopo il termine dei rispettivi concorsi (e potrebbe inoltre capitare la necessità di nasconderli temporaneamente anche dopo, se dovessi decidere di riutilizzarli…).

Ne ho comunque di già passati in giudicato dalle giurie che posso già postare e potrò proseguire in questo modo di volta in volta.

Inoltre man mano che lavorerò metterò sul blog le idee, note su cosa sto lavorando e, magari brevi estratti di quanto avrò appena spedito, giusto qualche assaggino.

Ora possiamo partire, credo.

sabato 24 febbraio 2007

Errore! Rimediabile?

Accidenti! Grazie all'ormai tradizionale sprint finale, ero riuscito a terminare il racconto per il concorso che scade domani. O almeno così credevo.
Era un concorso interessante piu' che altro perchè il vincitore veniva tradotto in 5 lingue: online non cartaceo, però ero curioso di leggermi in altre lingue, tradotto da professionisti, e poi perchè in giuria c'era Andrea Pinkett.
Però, incredibile, mi ero sbagliato a leggere il bando! O meglio, avevo copiato male alcuni dati nel tabellone con tutti i concorsi in scadenza che sta appeso di fianco alla porta d'ingresso di casa mia.
Così mi ero perso per strada che non si trattava di un racconto a tema libero di 7000 battute, ma avrei dovuto parlare di ALBERI! Oppure fare un noir da 1600 caratteri al massimo, spazi compresi.
E il brutto è che l'avrei anche fatto volentieri. Per vari motivi: sia perchè preferisco che mi dian loro il tema, così i racconti che vengono in modo un po' piu' creativo me li tengo e non devo cedere i diritti a nessuno; e poi è piu' challenging, insomma mi diverto a dover inventare qualcosa su un argomento che mi vien richiesto.
Comunque niente alberi per stavolta. E l'altro racconto verrà sempre buono, anzi son contento di averlo finito, l'avevo in mente da parecchio.
Però è un peccato... sarei quasi tentato di lavorarci stanotte... ma domani ho da fare, forse dovrei dormire... suspance...

giovedì 22 febbraio 2007

Continuiamo così, facciamoci...

Nando Rossi è nato a Portomaggiore, come me. La parola mi piace, poi ho sempre trovato affascinante l'idea di un porto nella pianura a quaranta chilometri dal mare.
Sarà d'ora in poi piu' doloroso scriverlo, ogni volta, sui documenti?

mercoledì 21 febbraio 2007

Oggi come oggi

Interrompo temporanea- -mente l’excursus storico che mi ha portato qui, per accennare un poco a come sono messo in questi giorni.

Dopo i racconti consegnati a fine gennaio e nella prima settimana di febbraio, con la fine di febbraio ci susseguiranno rapidamente un mucchio di scadenze: almeno una decina di concorsi, tra i quali ne avevo selezionati tre/quattro come papabili.

Purtroppo in questi giorni devo scrivere anche altre cose (un’intervista, un altro articolo e iniziare a lavorare alla tesi del Master) e come se non bastasse sento come una spada di Damocle la risposta che mi devono dare a proposito di un nuovo posto di lavoro (se mi dovessero prendere dovrei decidere se trasferirmi in Romania).

Il tutto mina considerevolmente le mie capacità mimetiche e non so se riuscirò a rispettare la tabella di marcia.

Vorrei almeno scrivere le cinque paginette di un concorso che scade il 24 e altre cinque per il 28 dello stesso mese. Ci sarebbe anche il concorso indetto dal comune della mia città (Ferrara), che in zona avrebbe certamente un’ottima risonanza… ma vogliono piu’ di venti pagine e non pagano nulla… se ce l’avessi pronto potrei anche farlo, ma lavorare così… non so. Il tema dovrebbe essere proprio la ferraresità. Avevo una mezza idea su un posto poco frequentato che mi piace molto e su degli incontri piuttosto particolari. E sul fatto di andarsene. Vedremo.

lunedì 19 febbraio 2007

Ten-dollar-writer?

L’idea di questo blog è quella di raccontare l’”esperimento” che sto portando avanti da alcuni mesi: rinunciare, cioè, a scrivere come fosse una cosa da artisti e considerarlo invece onesto lavoro da operai, o meglio ancora (e piu’ attinente al titolo), ancora piu’ onesto lavoro di prostituzione.
Parlerò infatti di scrittura, dello scrivere e di cose scritte, nel modo in cui lo sto facendo in questo momento. Ovvero si può campare di parole, per di piu’ senza dover stare dodici ore in una redazione?
Per il momento funziona così: basta brillanti spunti non portati a termine! Basta belle trovate che non interessino a nessuno o al contrario racconti “da scrittore”! Si va invece su Internet e si cerca su tutti i siti immaginabili i bandi di concorso in scadenza. Si analizzano le richieste con attenzione e le si mette in tabella, evidenziando con particolare cura la cifra messa in palio.
E a quel punto si parte con la catena di montaggio.
Il primo mese ho consegnato sette racconti: uno è stato ignorato, due non han superato le qualificazioni, ma quattro sono stati premiati (un quarto posto, un terzo, due primi classificati), due pubblicati, con un notevolissimo gruzzoletto di incasso totale, piu’ spese di viaggio e alloggio per le premiazioni… ho deciso di continuare, ci erano cascati.

Non che sia una trovata geniale. Dopotutto, ma lungi da me l’intenzione di nobilitare quanto sto facendo, lo facevano anche Dostevskij e tanti altri. Quando avevano dei conti da pagare si mettevano allo scrittoio e buttavano giu’ qualche pagina. Bardamu mi dice che Bukovski usava addirittura estrarre dei bigliettini con parole a caso che metteva in successione, per non dover nemmeno far lo sforzo di inventarsi una trama (mi sembra di ricordare lo facessimo anche noi alle elementari…).

L’intenzione è dunque quella di raccontare qui questa attività fatta di scadenze, parole, spunti e risultati che arrivano quando ti sei dimenticato di aver partecipato ad alcunchè. E ovviamente ci metterò anche brani a cui sto lavorando e qualche racconto intero da scaricare.

Un’ultima nota a proposito dello stile: non è che visto che mi spaccio per uno che scrive, questo blog sarà redatto con grazia sopraffina, anzi farò di tutto per trattenermi da tale tentazione. In un blog è infatti necessario scrivere “alla buona” (anche perché sennò addio aggiornamenti costanti…) e poi faccio meretricio di scrittura, quindi “niente baci sulla bocca” e niente parole limate senza nulla in cambio…

sabato 17 febbraio 2007

Fiocco azzurro (suppongo un blog sia maschio...)

Alla fine ho ceduto.
E oggi nasce questo blog.

Parlerà soprattutto di scrittura, ma non tanto di quello che mi fa piacere scrivere, quanto di fogli scritti, di concorsi, di soldi, del vendersi con tranquillità e di un esperimento che da un po’ di tempo sto facendo su me stesso. Ma tutto questo sarà l’oggetto del prossimo post, il compito del giorno è invece giustificare il grave crimine di avere aperto un nuovo, ennesimo blog.

Anche tuttora, infatti, mentre digito questo primo post, mi chiedo se sia stata una buona idea lasciarmi convincere ad inaugurarlo. Perché non penso sia necessario, perché non so se avrò il tempo e la pazienza di gestirlo con costanza. Poi perché non so se sono il tipo da blog, di quelli che sanno trasformare un mazzetto di post di gente rissosa in una comunità che arricchisca tutti. Ma soprattutto perchè se io ho tutti questi dubbi, figuriamoci gli altri: facile immaginarsi sul blog il traffico che vorresti incontrare in autostrada la notte di una partenza intelligente.

Ma dato che alla fine anche la notte di quella partenza intelligente, appena fuori città finisci di solito per trovare un mucchio di gente, allora forse tanto vale tentare.
E se andrà male, al fiocco azzurro affiancheremo una corona di fiori…